Guglielmo Lamormiani SJ.


La Cappella di S. Caterina divenuta
Cappella della Nazione Italiana


Papa Pio VI.
dipinto di Pompeo Batoni


L'Imperatore Giuseppe II.


La Chiesa dei Minoriti e
la Cappella di S. Caterina
(Veduta di J. D. Huber, 1774)


Ristrutturazione della chiesa del 1784-1786,
operata da J. F. Hetzendorf v. Hohenberg.
Da notare sono l'eliminazione del coro allungato e l'inserimento della cantoria e di una nuova soluzione architettonica del presbiterio (pianta).
Situazione architettonica della fine del 18. secolo
sovrapposta alla situazione del 1710
(Pianta di Vienna di Werner Arnold Steinhausen)

La storia della Minoritenkirche

La seconda metà del 18. secolo portò notevoli cambiamenti per la Chiesa dei Minoriti che in quei tempi divenne la Chiesa Nazionale Italiana.

Gli italiani nobili residenti a Vienna fondarono intorno al 1625/26 sotto la guida di Guglielmo Lamormaini, padre gesuita e professore presso l'Università di Vienna, una CONGREGAZIONE ITALIANA.

Fino al 1773, anno in cui l'Ordine Gesuita fù temporaneamente abolito, la Congregazione Italiana celebrava le sue S. Messe in prossimità dell'antica Chiesa Gesuita della piazza Am Hof in una cappella della Casa Professa dell'Ordine Gesuita presso Via Bognergasse (link). Nel 1773 la Cappella Italiana fù confiscata dallo stato insieme a chiesa e convento dei Gesuiti. In seguito gli italiani dovettero cercare un nuovo alloggio e lo trovarono nella Cappella di S. Caterina (link), che nella memoria del popolo aveva ancora conservato il suo soprannome di chiesa italiana, collegato ai primi frati minoriti venuti dall'Italia. (Link)

Dopo il rinnovamento della cappella essa fù riconsacrata il 1. febbraio 1775 in onore della Patrona della Congregazione Italiana Madonna della Neve, riferendosi a Santa Maria Maggiore a Roma e l'immagine sacra Salus Populi Romani lì venerata.
La musica della S. Messa inaugurativa fù diretta da Antonio Salieri (1750-1825), dal 1774 Compositore di Camera e Direttore dell'Opera Italiana di Vienna, dal 1788 al 1790 Maestro della Cappella di Corte e fino al 1824 Direttore della Cappella dei Cantori di Corte.

In occasione della sua visita a Vienna Papa Pio VI. visitò il giorno del Venerdì Santo del 1782 la piccola chiesa della Congregazione Italiana.

Il nuovo alloggiamento nell'ex-Cappella di S. Caterina fù di breve durata:
nel 1783 l'Imperatore Giuseppe II. cacciò l'Ordine dei Trinitari e trasferì il convento dei Minoriti nell'edificio dell'ex convento dei Trinitari presso Via Alser Strasse. Dato il fatto che la cappella italiana era troppo piccola per i circa 7.000 italiani residenti a Vienna, l'Imperatore regalò tramite decreto imperiale del 3 giugno 1784 l'ex chiesa del convento minorita alla Congregazione Italiana con l'onere che in cambio l'associazione dovesse rinnovare la grande chiesa. (Vedi anche: link.)

La cappella „Madonna della Neve“, precedentemente riccamente ornata dalla Congregazione, divenne di proprietà dello Stato (link) e in seguito, all'inizio del 20. secolo, fù demolita.
Il convento minorita, già prima divenuto di proprietà dello Stato, fù utilizzato dalle cancellerie imperiali e dagli Stati. Il cimitero presso la chiesa fù dismesso.

L'incarico imperiale di rinnovare l'ex Chiesa Minorita fù sostenuto dalla Congregazione Italiana con grandi sacrifici finanziari (link).
La ristrutturazione fù curata dall'Architetto di Corte Johann Ferdinand Hetzendorf von Hohenberg (1784-1789). Per coprire gli ingenti costi si trasformò parti della chiesa, sia l'antico coro allungato (presbiterio) che la Cappella di S. Giovanni, costruita alla fine del 14. secolo presso la facciata sud della chiesa (consacrata il giorno di Ascensione il 16 maggio 1317 in onore dei santi S. Giovanni Battista e S. Giovanni Evangelista e di S. Alessio poi comunemente chiamata Cappella della famiglia Puchaim.) in case.

La cerimonia di consacrazione della nuova Chiesa Nazionale Italiana Madonna della Neve fù celebrata il 16 aprile, Domenica di Pasqua del 1786. Il Foglietto di Vienna (link) e la Wiener Zeitung (link) riferiscono dell'avvenimento. (Vedi anche il Reg. Nr. 50: link).
(M. Zips / G. Borioni)

Continua

 
  Sottopagine

La storia della Minoritenkirche
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L'edificio Minoritenkirche
Le opere d'arte della Minoritenkirche
Sante Messe nella Minoritenkirche



Antonio Salieri,
dipinto di Daniela Panella Jirout


Salieri diresse nel 1781 il Requiem per Maria Teresa d'Asburgo nell'ex Cappella di S. Caterina, divenuta Chiesa Nazionale Italiana nel 1774.


Il "Castrum Doloris" eretto
per Maria Teresa nel 1781
nella Chiesa Nazionale Italiana,
l'antica Cappella di S. Caterina


L'Imperatore Giuseppe II.
dona l'ex chiesa minorita alla 
Congregazione Italiana


La casa che prese il posto del coro allungato,
una delle due case realizzate presso la chiesa



Titolo del "Foglietto di Vienna",
il giornale della Congregazione Italiana,
in cui viene descritto l'ammodernamento della chiesa e la S.Messa d'inaugurazione svoltasi il 16 aprile 1786 (Link)




Testi di approfondimento:
Storia della Congregazione Italiana
Die Heiligen der Kongregation
390 Jahre Italienische Kongregation
Die Geschichte der Katharinenkapelle
230 Jahre italienische Minoritenkirche
 Festrede Jubiläumsausstellung 230 Jahre